IPPOTERAPIA

 

L’attività verrà eseguita, all’interno della struttura della Cascina Biblioteca e si   procederà come di seguito specificato:


•   LAVORO A TERRA

  • avvicinamento affettivo col cavallo
  • cura dell’animale 
  • riconoscimento degli strumenti necessari all’attività (sella, redini...)
  • riconoscimento e utilizzo degli spazi strutturati per l’attività

 

 

•   LAVORO A CAVALLO

 

  • sviluppo delle abilità relative alla lateralizzazione
  • sviluppo delle abilità spazio-temporali
  • controllo emotivo
  • rispetto delle regole 
  • capacità di riprodurre una sequenza operativa
  • lavoro in ripresa

PET-TERAPY

 

L’attività prevede  incontri di pet-therapy con i cani e i terapisti del centro cinofilo di Novate Milanese, che si occuperanno nello specifico di lavorare con gli utenti e le educatrici con cani o altri animali che porteranno al centro. 
Nei giorni in cui i terapisti non verranno, gli utenti faranno un lavoro di ripresa delle loro impressioni e delle loro esperienze con gli animali. Verranno utilizzate anche le fotografie scattate durante il lavoro di accadimento e gioco con gli animali. 


Azioni e mansioni 
Anche quest’anno l’attività verrà svolta nella palestra del centro, un ambiente più grande di quello frequentato sinora, questo ci permetterà di dividerci meglio in gruppi, in modo che gli utenti e i cani non si disturbino fra loro mentre lavorano. Grazie al nuovo ambiente maggiormente spazioso i terapisti potranno portare cani di grossa taglia insieme ad altri animali, quali i conigli e i gatti, poiché questi potranno interagire con gli utenti senza incontrarsi fra loro. 
Nelle giornate in cui i terapisti non verranno al centro, il gruppo guarderà le foto scattate durante gli incontri e si farà una ripresa (verbale e scritta)di ciò che si è fatto con i terapisti. 
 

 

Ambiti, obiettivi e strategie educative


Gli obiettivi specifici che i terapisti perseguiranno durante l’attività di terapia con gli animali sono i seguenti:


1.    Area affettiva: miglioramento delle relazioni affettive con gli animali
2.    Area Relazionale : miglioramento della socializzazione e partecipazione alle attività proposte
3.    Area Psicomotoria: miglioramento della deambulazione di alcuni movimenti specifici
4.    Area Cognitiva: miglioramento delle percezioni sensoriali e di memoria a breve termine

Nei giorni in cui i terapisti non verranno, gli utenti faranno un lavoro di ripresa delle loro impressioni e delle loro esperienze con gli animali. Verranno utilizzate le fotografie scattate durante il lavoro di accadimento e gioco con gli animali.

PISCINA

 

L’aspetto più importante da perseguire con l’utenza nell’attività in piscina consiste nel trarre il massimo beneficio e piacere psico-fisico dal contatto con l’elemento acqua. Questo avverrà utilizzando tecniche natatorie di base, senza mai tralasciare gli aspetti ludici che caratterizzano questo tipo di attività. Inoltre si cercherà di perseguire, nello spogliatoio, obiettivi legati al mantenimento e al potenziamento delle autonomie personali acquisite.

AZIONI E MANSIONI 
Movimento in acqua, più o meno strutturato. Si passa da semplici spostamenti con l’ausilio di attrezzi (salvagente, braccioli, tubo di gomma, tavoletta, ecc…) ad una vera e propria attività natatoria, realizzata nei diversi stili (libero, dorso, ecc…). In vasca piccola si eseguono giochi che prevedono la partecipazione singola o in squadra.
Lo spogliatoio risulterà come sempre uno spazio prezioso per incentivare gli utenti ad utilizzare quanto più possibile le risorse personali, al fine di compiere, nella possibile autonomia, le azioni di vestizione, svestizione e cura di sé.


 

OBIETTIVI TECNICI:

  • migliorare la sicurezza e capacità di galleggiamento autonomo;
  • perseguire una tonicità muscolare adeguata.


Alcuni utenti continueranno ad utilizzare il salvagente per muoversi nella vasca con sicurezza. Per gli utenti che non hanno abilità natatorie, si prevede un momento di piacevolezza e di gioco, nella vasca piccola, dove stabilire relazioni adeguate.  


Nello spogliatoio, gli utenti saranno sollecitati a mantenere le abilità autonomie personali, quali, lo svestirsi, lavarsi e vestirsi.  

PSICOMOTRICITA' E COMUNICAZIONE AUMENTATIVA

 

La terapia psicomotoria permette al soggetto di crearsi un’identità, di esprimersi e di agire in maniera creativa e spontanea, impiegando il proprio corpo come strumento di espressione.
Attraverso il movimento  e quindi l’azione si sollecitano le qualità di adattamento dell’individuo. 
Questo processo incrementa la creazione di nuovi schemi di movimento, che restituiscono la padronanza del proprio corpo e la libertà di agire nella relazione e nella comunicazione.

Nelle seduta di psicomotricità viene offerta la possibilità al soggetto di agire in maniera spontanea e in totale sicurezza, affinché possa sperimentare sensazione tattili, cinestesiche e vestibolari, utilizzando come unico strumento il proprio corpo.

La proposta di attività nello spazio peripersonale ed extrapersonale consentono al soggetto di agire in relazione alle persone e al materiale presente in stanza; le attività al tavolo, manuali e bimanuali, permettono al soggetto di sperimentare oggetti e materiali, oppure rappresentare il proprio vissuto impiegando varie modalità di espressione. 
La psicomotricità investe tutte le aree funzionali del soggetto, da quella motoria a quella della comunicazione. A tal proposito la comunicazione è stimolata e incrementata con l’utilizzo dello strumento di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.).

 

La C.A.A. rappresenta un’area della pratica clinica che cerca di ridurre, contenere, compensare la disabilità temporanea e permanente di soggetti che presentano un grave disturbo della comunicazione sia sul versante espressivo, sia sul versante ricettivo, attraverso il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali.

Lo strumento non si limita a valutare l’aspetto comunicativo di ciascun soggetto, ma verifica l’integrazione delle sue competenze comunicative nello sviluppo globale, favorendo una migliore qualità di vita e soprattutto di interazione sociale. È stato dimostrato  che lo strumento sostiene e rafforza l’attenzione condivisa, la capacità di attesa, l’organizzazione temporale, la manifestazione di preferenze, la condivisione delle emozioni, la comprensione e la comunicazione, e in alcuni casi l’aumento della componente linguistica espressiva.

Il setting fisico prevede la disposizione della stessa stanza di terapia, la presenza di materiale ordinato strutturato e destrutturato messo a disposizione del soggetto. Importante la presenza di un tavolo per lo svolgimento di compiti cognitivi e grafico-rappresentativo. 
In taluni casi diventa fondamentale, la presenza di strumenti di CAA quali cartellini delle attività, etichettature dell'ambiente e libri modificati.