Non poteva mancare la visita all'EXPO, per noi qui a Milano, che ne sentiamo parlare da un anno almeno. Ed ecco che finalmente siamo andati in gita alla grande esposizione mondiale. Qualcuno c'era già stato e arrivavano i racconti di meraviglie, così l'aspettativa andava crescendo.
Siamo partiti con un piccolo gruppo, quattro ospiti e quattro educatori, per essere sicuri di non perderci e poter immergersi nella folla che era prevista. Diciamo subito che la visita è stata all'altezza delle aspettativa, tutto è andato bene ed è stata una grande giornata. In molti padiglioni erano previsti ingressi dedicati per categorie protette, e questo ci ha permesso di non fare le interminabili code che stanno caratterizzando questo ultimo mese di EXPO, e di poter visitare un buon numero di padiglioni.
Le foto che seguono sono la cronaca della giornata, e si può subito notare la grande folla ai tornelli di ingresso. Il primo padiglione che abbiamo visitato è stato la Corea che ci ha subito catapultato nel futuro, con video, installazioni e tecnologie. Poi il padiglione Italia, con un edificio imponente e innovativo. Quello che ci ha attratto di più sono state le sale con le bellezze dell'Italia proiettate su pareti a specchio che davano una immersione totale in paesaggi mozzafiato. La nostra stessa faccia era specchiata più e più volte e giocavamo con il moltiplicarsi delle immagini sovrapposte ad affreschi e decorazioni.
Abbiamo pranzato scegliendo un cibo diverso dal solito, nel padiglione Libanese, con falafel e piadina ripiena di pollo. E' piaciuto a tutti, anche a chi non è abituato a lanciarsi in cibi esotici.
Luca, che era già stato in visita all'expo e aveva sentito parlare del padiglione Inglese, costruito come un grande alveare, e ha voluto farsi fotografare davanti alla struttura. Fabio non ha resistito davanti al cluster del caffè che è la sua passione, e si è fatto ritrarre davanti ai manifesti del caffè. Ciascuno ha trovato qualcosa che lo attraeva particolarmente, e Betti si è fermata a lungo davanti a Marco Cavallo, la grande scultura di un cavallo blu che aveva sfilato per le vie di Trieste con Basaglia.
E poi Kuwait, che ci ha fatto vivere l'emozione di un temporale nel deserto, e Malesia con la ricostruzione di un angolo di foresta tropicale. E ovviamente ci siamo fatti una foto di gruppo davanti all'albero della vita!